Sabato 16 Luglio 2022 - Andrate
ore 21 - Chiesa di San Pietro in vincoli (Via della Parrocchia, 1)
PER CEMBALO E ORGANO
Musiche di Mayone, Storace, Trabaci
ANDREA BANAUDI, cembalo e organo
ORGANO CARLO SILVESTRO VELATTA (seconda metà del XVIII secolo)
Manutenzione Bottega Organara Dell’Orto&Lanzini
PARTE I – CEMBALO
Bernardo STORACE (sec. XVII)
Romanesca
Giovanni Maria TRABACI (1575-1647)
Consonanze stravaganti
Terzo tono con tre fughe
Durezze e ligature
Io mi son giovinetto
Bernardo STORACE
Ciaccona
PARTE II – ORGANO
Bernardo STORACE
Ballo della battaglia
Ascanio MAYONE (1565-1627)
Recercar del quarto tono
Toccata prima
Recercar sopra il canto fermo di Costantio Festa
Canzona franzese terza
Bernardo STORACE
Passagagli
Andrea Banaudi
Ha studiato organo e composizione organistica con Luciano Fornero, cembalo con Giorgio Tabacco e canto gregoriano con Fulvio Rampi presso il Conservatorio di Torino. Particolarmente attratto dalla musica per organo e cembalo dei secoli XVII e XVIII, ne ha iniziato l’approfondimento seguendo corsi d’interpretazione tenuti da Ton Koopman e Harald Vogel presso l’Accademia di Musica Italiana per Organo di Pistoia. Successivamente si è perfezionato in cembalo con Emilia Fadini a Milano e in organo con Herbert Tachezi, di cui è stato allievo presso l’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna. E’ stato invitato a tenere concerti nell’ambito di festivals internazionali quali gli “Orgelvespern” e le “Geistliche Orgelmusiken” all’Organo Silbermann della Hofkirche di Dresda, “Les Estivales d’Orgue de la Cité” presso la Basilique Saint Nazaire e “Vent d’Anges” all’organo Cavaillé-Coll della Cattedrale di Carcassonne, il “Festival d’Orgue” de Narbonne, le “Auditions d’Orgue” all’organo della Cattedrale di Notre Dame a Parigi e gli Organ Recitals all’organo dell’Abbazia di Westminster a Londra. Per oltre vent’anni è stato Direttore artistico dell’Accademia del Santo Spirito di Torino. La passione per la musica antica lo ha condotto alla ricerca, allo studio, alla revisione e pubblicazione di opere inedite di autori del ‘600 e del ‘700 (ha pubblicato per Ut Orpheus due sinfonie di Stradella). Alla predilezione nei confronti del repertorio organistico e cembalistico barocco affianca l’interesse per il canto gregoriano. Ha al proprio attivo registrazioni discografiche (per le etichette Stradivarius, Discantica e Elegia) e radiofoniche (RAI) e la partecipazione in qualità di relatore a conferenze e corsi.